Commentario abbreviato:Romani 6:1716 Versetti 16-20 Ogni uomo è servo del padrone ai cui comandi si sottomette, sia che si tratti delle disposizioni peccaminose del suo cuore, con azioni che portano alla morte, sia che si tratti dell'obbedienza nuova e spirituale impiantata dalla rigenerazione. L'apostolo si rallegrava del fatto che essi obbedissero di cuore al Vangelo, al quale erano stati consegnati come a uno stampo. Come lo stesso metallo diventa un nuovo vaso, quando viene fuso e rifuso in un altro stampo, così il credente è diventato una nuova creatura. E c'è una grande differenza nella libertà di mente e di spirito, così opposta allo stato di schiavitù, che il vero cristiano ha al servizio del suo legittimo Signore, che egli è in grado di considerare come suo Padre, e lui stesso come suo figlio ed erede, grazie all'adozione della grazia. Il dominio del peccato consiste nell'esserne volontariamente schiavi, non nell'esserne assillati come una potenza odiosa che lotta per la vittoria. Coloro che ora sono servi di Dio, un tempo erano schiavi del peccato. Riferimenti incrociati:Romani 6:17Rom 1:8; 1Cron 29:12-16; Esd 7:27; Mat 11:25,26; At 11:18; 28:15; 1Co 1:4; Ef 1:16; Fili 1:3-5; Col 1:3,4; 1Te 1:2,3; 3:9; 2Te 1:3; 2Ti 1:3-5; File 1:4; 2G 1:4; 3G 1:3 Dimensione testo: |